CONTRATTI DI SVILUPPO
CONTRATTO DI SVILUPPO
Con il Contratto di Sviluppo vengono sostenuti gli investimenti di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale.
L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro.
Solo per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli si riduce a 7,5 milioni di euro.
Tra le novità più importanti, che riguardano l'iter dell'agevolazione, evidenziamo:
- la Fast Track, ovvero la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni. Che prevede l'avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina e il completamento degli investimenti entro 36 mesi.
- l'Accordo di Sviluppo, che prevede l’introduzione di una nuova procedura a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni.
La domanda va inviata online a Invitalia che valuta i progetti, concede ed eroga le agevolazioni.
A chi è destinato
Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane ed estere.
I destinatari delle agevolazioni sono:
- l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto;
- le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo;
- i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti.
Il contratto di sviluppo può inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete (legge 33 del 9 aprile 2009).
In tal caso l’organo comune, appositamente nominato, agisce come mandatario dei partecipanti al Contratto e assume in carico tutti gli adempimenti nei confronti di Invitalia.
Cosa finanzia
Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o di tutela ambientale.
E’ composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, connessi e funzionali tra loro.
Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
- contributo a fondo perduto in conto impianti;
- contributo a fondo perduto alla spesa;
- finanziamento agevolato;
- contributo in conto interessi.
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Gli incentivi sono diversi per i progetti a finalità ambientale.
Corsia preferenziale per l’Accordo di Sviluppo
Per i programmi di grandi dimensioni, che rivestono una particolare rilevanza strategica, è stata introdotta una specifica procedura, l’Accordo di Sviluppo, che implicauna corsia preferenziale per le risorse, una riduzione dei tempi e un maggior coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte.
Per progetti di grandi dimensioni si intendono progetti che prevedono investimenti per almeno€50 milioni (€20 milioni per il settore della trasformazione dei prodotti agricoli).
Un progetto è ritenuto di rilevanza strategica se si riscontra almeno uno dei seguenti elementi distintivi:
- un significativo impatto occupazionale;
- la capacità di attrazione degli investimenti esteri;
- la coerenza con le direttrici di Industria 4.0.
Invitalia dà a questi progetti la priorità nella prenotazione delle risorse e nei tempi di valutazione e di attuazione. Infatti, i tempi di istruttoria scendono da 120 a 90 giorni.
In assenza delle caratteristiche di rilevanza strategica e ammissibilità del progetto, le domande di finanziamento saranno esaminate in ordine cronologico.
Accordo di Programma
Per gli investimenti che incidono in modo consistente sulla competitività dei territori, il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito la procedura per l’attivazione degli Accordi di programma (sottoscritti da Ministero, Invitalia, Regioni, enti pubblici e imprese), cui sono destinate una parte delle risorse disponibili.
Il “rilevante e significativo impatto” sulla competitività del sistema produttivo sussiste se si riscontra almeno uno di questi elementi:
- considerevole impatto occupazionale;
- recupero o riqualificazione di strutture dismesse;
- importanti innovazioni di prodotto o di processo (coerenza con le direttrici di Industria 4.0 - presenza di un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale - obiettivi di tutela ambientale come previsti dalla normativa di riferimento);
- capacità di attrazione di investimenti esteri o forte presenza sui mercati esteri (prevalenza fatturato estero);
- localizzazione in distretti turistici e capacità di contribuire alla stabilizzazione della domanda turistica attraverso la destagionalizzazione dei flussi.
Presentazione della domanda
L’Accordo di programma si attiva su richiesta delle imprese, da effettuare con procedura online.
La condizione necessaria alla firma dell’Accordo e che l’iniziativa riscontri l’effettivo interesse al cofinanziamento, da parte della Regione di competenza.
Se la verifica ha esito positivo, Invitalia avvia la procedura e informa il Ministero dello Sviluppo Economico e le Amministrazioni coinvolte per il perfezionamento dell’Accordo di programma.
In assenza del cofinanziamento regionale e della conseguente stipula dell'Accordo di programma, le domande di finanziamento saranno esaminate in ordine cronologico.
Contratto di Sviluppo per la tutela ambientale
Cos’è
Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020).
L’investimento minimo è di 20 milioni di euro (7,5 milioni di euro per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) e può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Non sono agevolabili i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
È rivolto a tutte le imprese che:
- vogliono realizzare programmi di sviluppo nei settori energivori (vedi allegato al DM 7 dicembre 2016);
oppure
- risultano qualificabili come a forte consumo di energia e sono presenti nell’elenco della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) alla data di presentazione della richiesta e fino alla concessione delle agevolazioni.
Attenzione- Sono previste limitazioni settoriali per investimenti finalizzati a conseguire una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Tipologia di finanziamento:
- contributo a fondo perduto in conto impianti;
- contributo a fondo perduto alla spesa;
- finanziamento agevolato;
- contributo in conto interessi.
Attenzione
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
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