L'insorgere di uno stato di squilibrio finanziario rappresenta, per l'impresa, un momento delicato che dovrà essere repentinamente attenzionato dalla stessa, con l'adozione di contromisure adeguate. Il managemant aziendale, pertanto, si dovrà attivare, senza indugio, per intercettare le risorse finanziare necessarie al superamento di questa fase di debolezza che, se non gestita con solerzia, potrebbe sfociare in una vera e propria "crisi dell'impresa".

E' fondamentale, in queste situazioni, per l'impresa, avviare un'analisi finanziaria che conduca alla predisposizone di un "piano di ristrutturazione" che potremmo definire "straordinario", in grado di fornire una serie di dati, di natura economico-aziendale, sulla base dei quali tracciare le linee guida orientate al ripristino delle condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale.

Lo studio di fattibilità si concretizza nella redazione di un documento, più o meno articolato, che sarà esaminano dagli Enti finanziatori (Banche, Società di Leasing, Finanziarie, ecc.), e, dunque, necessario per accedere a finanziamenti di ristrutturazione, in genere, ragguagliati ad un periodo medio/lungo.

Il fine principale del Piano è quello di far convergere il consenso degli Enti Finanziatori e/o degli altri interlocutori interessati (ad esempio, dipendenti, fornitori commerciali, ecc.), verso l'azione di risanamento proposta, affinché vi aderiscano, contribuendo con risorse finanziarie e/o operative. Il Piano dovrà consentire, a tutti i soggetti interessati, di confrontare gli esiti attesi con i risultati consuntivi, onde permettere, in caso di scostamenti, rimodulazioni delle azioni o cambiamenti nel Piano stesso.

Lo Studio è in grado di assistere il cliente nell'attività anzidetta attuando un programma di interventi specifici, anche di carattere formativo, che prevedono il coinvolgimento delle risorse umane interne all'impresa cliente.